Abbiamo creato uno spazio di promozione rivolto all’incontro tra persone di diversa cultura a partire da Scuola Ataya, che offre corsi finalizzati sia all’apprendimento della lingua italiana che all’inclusione sociale, scolastica e lavorativa.
Attraverso interventi strutturati di mediazione, l’area supporta enti e territori nella lettura delle dinamiche legate ai processi migratori, contribuendo così a favorire la coesione e la comprensione reciproca.
Per valorizzare ulteriormente la diversità culturale, si organizzano eventi dedicati, con lo scopo di creare un tessuto sociale più ricco e inclusivo.
Nata nel 1991, Scuola Ataya è un punto di riferimento a livello nazionale per l'apprendimento dell'italiano lingua seconda (L2).
Da piccola realtà con insegnanti volontari, si è sviluppata fino a contare un team di insegnanti professioniste/i e molte/i volontarie e volontari in formazione.
Utilizza un metodo inclusivo e cooperativo, con attenzione agli aspetti interculturali.
Offre corsi di italiano L2 per adulti e minori, corsi con servizio di babysitting, per la patente B, per il lavoro e la sicurezza, corsi di informatica e preparazione agli esami A2 e B1 in lingua italiana.
Promuoviamo eventi culturali per creare spazi di confronto e dialogo tra persone di diverse esperienze, origini e background.
Tra i principali eventi ci sono:
Scuola Ataya, forte della sua esperienza, è ora un ente specializzato nella formazione per l'insegnamento dell'italiano L2 in contesti plurilingui e multiculturali. Produce manuali, app e materiali didattici open source per supportare l'apprendimento e l'autoapprendimento dell'italiano da parte di migranti adulti/e, anche analfabeti o con scarsa scolarizzazione.
I nostri manuali, con materiali multimediali open source, sono:
La nostra app, Ataya App, è disponibile gratuitamente su Google Play (scaricala qui)
Stiamo sperimentando in due territori della provincia di Bergamo l'importanza di connettere le realtà locali con la cittadinanza, concentrandoci su adolescenti e giovani con background migratorio.
Un'équipe di operatori, educatori e mediatori interculturali ha creato reti di supporto e spazi di ascolto, collaborando con enti locali, scuole, biblioteche e associazioni.
Accompagnare le nuove generazioni, creando ponti con istituzioni e territorio, favorisce lo sviluppo di nuove idee e diffonde una cultura inclusiva, essenziale per affrontare le sfide presenti e future.
Il servizio di mediazione interculturale facilita la comunicazione tra istituzioni e persone con background migratorio prevenendo conflitti e promuovendo l’inclusione sociale dei/delle cittadini/e stranieri/e.
Gli interventi, a chiamata o continuativi, traducono i codici culturali delle parti coinvolte, garantendo comprensione e fiducia reciproca. Inserire stabilmente mediatori e mediatrici nei gruppi di lavoro, nelle scuole e sul territorio migliora la gestione dei processi interculturali e l'efficacia degli interventi.
Progetti sperimentati in alcuni Istituti Comprensivi di Bergamo con fondi FAMI hanno mostrato risultati positivi tanto da richiedere la continuità del servizio.